Nuova nottata di tensione in Francia, dove il presidente Emmanuel Macron ha continuato a fare pressioni sul primo ministro, Sebastien Lecornu, per la formazione di un governo stabile in tempi veloci. Lo scorso venerdì, il premier è stato riconfermato dopo le dimissioni date la scorsa settimana a causa del fallimento nella costruzione di un esecutivo. La Francia ha rischiato di cadere nuovamente nel caso politico, ma Macron ha chiesto a tutti una certa collaborazione per evitare di dover sciogliere l’Assemblea Nazionale.
La Francia sta infatti attraversando il periodo più instabile della Quinta Repubblica, in quanto ben 4 primi ministri si sono succeduti in appena due anni. La causa resta un’Assemblea Nazionale che è frammentata in tre blocchi che non riescono a trovare alcun compromesso. Una situazione che si è venuta a creare a seguito delle elezioni anticipate indette da Macron nel 2024, dopo le elezioni Europee.
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Nella tarda serata di oggi, quindi, è arrivato l’annuncio sul nuovo governo francese. Lecornu è giunto nello studio di Macron per gli ultimi ritocchi alla lista dei ministri. Il presidente ha voluto chiudere questa partita prima della sua partenza per l’Egitto, dove assisterà alla cerimonia per la firma dell’accordo di pace per Gaza. I media locali avevano preannunciato che il primo ministro avrebbe proposto come squadra di governo un “misto di esponenti della società civile, professionisti esperti e giovani parlamentari“.
Francia, l’esecutivo di Lecornu
Questo perché Lecornu non avrebbe voluto “ministri con ambizioni presidenziali“. I ministri della Giustizia, Gerald Darmanin, della Cultura, Rachida Dati, dell’Economia, Roland Lescure sono stati confermati nel nuovo esecutivo.
Il prefetto della Polizia di Parigi, Laurent Nunez, è indicato come successore di Bruno Retailleau come ministro dell’Interno, mentre il capo uscente delle ferrovie francesi, Jean Pierre Farandou, sarà il ministro del Lavoro. Jean-Pierre Farandou, ex presidente dell’operatore ferroviario pubblico sarà il nuovo ministro del Lavoro.
Inoltre, l’ex presidente di Wwf Francia, Monique Barbut, è stata assegnata alla Transizione Ecologica e l’ex direttore del dipartimento dell’istruzione, Edouard Geffray, all’Istruzione Nazionale. La ministra uscente del Lavoro e della Salute, Catherine Vautrin, ha assunto invece il portafoglio delle Forze armate. Infine, Vincent Jeanbrune gestirà il ministero dell’Urbanistica.
Fonti dell’Eliseo riportano che il premier si recherà già martedì pomeriggio in Parlamento per il discorso di politica generale. Sulla base di questo discorso, diversi partiti, tra cui i socialisti e gli ecologisti, faranno pendere la loro decisione sulla fiducia di governo. L’importanza del voto è fondamentale: senza un governo stabile, la Francia rischia di non avere una legge di Bilancio per il 2026.
Francia, i rischi del nuovo governo Lecornu
In assenza di informazioni ufficiali, come spiegato dai media locali, c’è la possibilità che il Consiglio dei Ministri venga rinviato, rischiando quindi che vengano sforati i tempi per la presentazione della legge. Non è chiaro comunque come la scelta di un governo tecnico possa essere vissuta dai membri delle opposizioni. I partiti dei due ex premier, Edouard Philippe e Francois Bayrou, subordinano la loro partecipazione a un governo ad una serie di misure, tra cui il controllo sulla manovra finanziaria.
Inoltre, i membri di Les Republicains hanno svolto ruoli nei precedenti governi, ma hanno dichiarato che non faranno parte di quello vigente. Vi sono però alcune divisioni tra i membri del partito, in quanto alcuni vorrebbero continuare a svolgere i ruoli che finora gli erano stati assegnati. Inoltre, affinché questo partito e Horizontes decidano di accordargli la fiducia, Lecornu dovrà garantire la sospensione della riforma che aumenta l’età pensionabile da 62 a 64 anni.
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