Il prossimo weekend – 6, 7, 8 settembre – avrà luogo la cinquantesima edizione del Forum Ambrosetti, noto anche come Forum di Cernobbio per la località che lo ospita. Viene organizzato da The European House – Ambrosetti e accoglie figure di spicco del mondo della politica, dell’accademia, del mondo istituzionale e imprenditoriale, provenienti da tutto il mondo. Durante l’evento si affrontano temi importanti del mondo di oggi e di domani.
Quest’anno tra le diverse figure di spicco saranno presenti la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev, il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban e la regina Rania di Giordania e in video collegamento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È atteso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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Forum Ambrosetti: 50esima edizione
Il Forum si tiene a Cernobbio, sul lago di Como, e quest’anno il tema bollente è quello della pace, di cui si discuterà in un laboratorio di idee guidato da Valerio de Molli, amministratore delegato e managing partner di The European House –Ambrosetti di Teha Group, invitando al dialogo per arrivare a una risoluzione del
conflitto russo-ucraino.
Nel caso si dovesse riuscire ad avere il presidente ucraino Zelensky, la foto che ne verrebbe fuori durante l’incontro con il turco Orban potrebbe essere importante tanto quanto quella fatta sempre nel Forum nel 1999 tra l’allora presidente israeliano Shimon Peres e il presidente palestinese Yasser Arafat.
Riguardo questo simbolo iconico del Forum, Ferruccio De Bortoli nella prefazione al libro che ripercorre immagini e citazioni di questi 50 anni, ha detto: “Crediamo e speriamo che una scena analoga si possa ripetere, con nuovi interpreti, israeliani e palestinesi, magari ancora all’ombra degli olmi secolari” di Villa d’Este “e che qualcosa di analogo accada, un giorno o ľ altro, anche tra russi e ucraini che in riva al lago di Como sembrarono condividere un futuro di concordia”, quando intervennero al Forum nel 2014, nel 2022 e 2023.
De Molli ha commentato l’eventuale presenza del presidente ucraino presentando l’evento a Milano: “Stiamo lavorando in modo molto determinato per avere Volodymyr Zelensky in presenza. Anche per ragioni di sicurezza, sarà una cosa che si svilupperà all’ultimo momento. Ma se dovesse andare in porto sarà uno dei grandi risultati dell’anno”.
De Molli ha aggiunto che c’è stato un grandissimo impegno affinché questa edizione possa essere ricordata in futuro per i contenuti, i protagonisti e i dibattiti affrontati: “Tra tradizione e innovazione, la nostra missione e ambizione sono
state sin dal 1975 quelle di offrire alla classe dirigente italiana ed internazionale un’occasione di approfondimento serio e qualificato, per confrontarsi prevedere, dibattere e, auspicabilmente, sbagliare di meno”. Ricorda anche che nel 2003 il Forum venne descritto dal New York Times come un evento “dove i big del mondo si
riuniscono ogni anno in un ambiente più potente di quello troppo pubblicizzato di Davos”.
L’impatto economico
Il Forum viene organizzato da 1300 persone, vengono invitati circa 300 relatori ogni anno e 400 giornalisti coprono l’evento. Ha un impatto socio economico di
quasi 4 milioni di euro che nel 2023 ha dato un contributo al Pil di quasi 2 milioni di euro. “Un pezzo di storia italiana” lo descrive Mario Monti, “appuntamento irrinunciabile” per Emma Marcegaglia.
Quest’anno a Villa d’Este sono attesi ospiti e relatori da 27 paesi, 6 tra capi di Stato e di Governo, tra cui il presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev, il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban e la regina Rania di Giordania, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e in video collegamento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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