Stava dormendo quando i carabinieri di Gis lo hanno bloccato in un’abitazione alla periferia di Foggia. Leonardo Gesualdo era da tempo nel mirino delle forze dell’ordine e il suo nome figurava nella lista dei latitanti più pericolosi. E al sorgere del sole è stato arrestato con l’accusa di essere elemento di spicco della “Società foggiana“. E così, dopo 5 anni di latitanza, il 39enne è stato ammanettato dopo che nel 2020 era riuscito a sfuggire al blitz “Decimabis”, operazione che ha portato alla ricostruzione della fitta rete di batterie in azione nel territorio. Al momento, sul latitante pende la condanna in primo grado a 12 anni per associazione di stampo mafioso.
Il blitz e la cattura di Gesualdo
Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella sua abitazione alla periferia di Foggia, da quanto si apprende, Gesualdo non ha apposto resistenza e si è consegnato ai militari. La perquisizione condotta nell’appartamento ha rinvenuto una pistola con matricola abrasa, con il caricatore inserito e sei colpi.
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Sorpreso nel sonno dagli scoppio delle esplosioni che hanno accompagnato l’ingresso delle teste di cuoio del Gis all’interno del covo in cui si nascondeva da 5 anni, il 39enne era stato localizzato nei giorni scorsi a conclusione delle indagini svolte in questi mesi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia sotto il coordinamento della Dda di Bari, guidata dal procuratore Roberto Rossi.
Le informazioni sono ancora scarne e poco dettagliate ma da quanto si apprende i militari del Gis nell’operazione odierna, si sono dovuti confrontare con le necessità del contesto ambientale e quelle relative alla stessa personalità di Gesualdo, sul quale, tra le altre cose, pendono anche una serie di precedenti per reati contro la persona e il patrimonio.
L’arresto messo a segno oggi è l’ultimo di una lunga serie che ha colpito i capi storici dell’associazione mafiosa, nell’arco temporale tra gennaio e febbraio 2024 con le forze dell’ordine che hanno catturato all’estero i due esponenti viestini Marco Raduano e Gianluca Troiano. E nel medesimo anno passato, i carabinieri sono riusciti a catturare un altro latitante della lista dei 100 più pericolosi, ovvero Vincenzo Fratepietro.
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