Negli ultimi vent’anni il peso delle imprenditrici è aumentato (5,7%) ma di poco
Grazie al 7° Censimento generale dell’Agricoltura si è scoperto che il settore agrario è un mondo dove le donne stanno facendo carriera anche se con molta lentezza. Secondo i dati del Censimento il 31,5% dei capi d’azienda agricola è donna a fronte del 68,5% degli uomini.
L’identikit delle donne capo di aziende agricole
Il profilo delle donne a capo di aziende agricole è stato approfondito nel corso della terza tappa del Roadshow che l’Istat ha organizzato per portare sul territorio i dati principali del censimento.
Accanto alla produzione agricola vera e propria, le donne appaiono particolarmente versate nella contemporanea gestione di agriturismi e fattorie didattiche. Forme di valorizzazione del territorio e della cultura rurale che le vede protagoniste.
Volendo tracciare un identikit dell’imprenditrice agricola si può affermare che è a capo di aziende più piccole – 7,7 ettari in media, rispetto ai 12 degli uomini – ma ad oggi sta guadagnando a piccoli passi terreno: nel 2000 almeno la metà delle aziende “rosa” erano piccolissime, avevano meno di un ettaro di superficie agricola utilizzata. Oggi le micro aziende guidate da donne sono soltanto una su cinque.
Bisogna dire che le donne sono attive in agricoltura da sempre, ma con ruoli decisamente meno manageriali di oggi. Negli ultimi vent’anni il peso delle imprenditrici è sì aumentato ma il settore è ancora al maschile: nel 2000 erano il 25,8% mentre oggi i capi azienda donna sono quasi uno su tre.
Prima la famiglia e dopo il lavoro?
Rispetto all’età media delle donne a capo delle aziende agricole molte sono signore di mezza età, il che fa pensare che non abbiano programmato questa carriera ma vi si siano dedicate una volta diventate più libere dai vincoli di cura familiare.
Anche sul piano della formazione, soltanto cinque su cento hanno un titolo di studio agrario, laurea o diploma, il che rafforza l’idea di una non premeditazione. Per i colleghi uomini, la quota di chi ha alle spalle studi dedicati è più che doppia: 11%.
Naturalmente ci sono anche giovani imprenditrici under 40 che sono molto attente alla formazione specifica e frequentano corsi più assiduamente dei colleghi uomini.