I sondaggi dell’Istituto Piepoli hanno rilevato che l’86% degli italiani intervistati è d’accordo con il Dl liste d’attesa, il decreto legge varato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha il fine di ridurre le liste d’attesa. Il 47% la apprezza molto e il 39% la apprezza abbastanza. Il 69% degli intervistati dichiara di essere a conoscenza del dl.
Dl liste d’attesa, le tre misure più gradite
Riguardo al decreto sono tre le misure che gli italiani ritengono più efficaci per ridurre i tempi d’attesa delle prestazioni sanitarie. Una è quella di effettuare le visite e gli esami diagnostici anche nei weekend (51%). La seconda è attivare un organismo di verifica e controllo nelle Aziende sanitarie e garantire il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste d’attesa, con poteri di polizia amministrativa e giudiziaria (41%). E l’ultima è quella di istituire una Piattaforma nazionale per le liste d’attesa per monitorare i tempi d’attesa di ogni tipo di prestazione sanitaria dettagliatamente e in tempo reale, regione per regione (33%).
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A il 68% degli italiani intervistati piace l’operato del ministero guidato da Schillaci, il quale a giugno si mette al terzo posto nella classifica sulla fiducia nei ministri, col 35% dei consensi. L’incremento del gradimento è stato soprattutto nel Sud, del 9%, dove questo tipo di decreto era atteso da molto tempo a causa delle criticità nella situazione sanitaria. Nel Sud sono state gradite le proposte di andare a fare le visite anche nei weekend e il ricorso al privato convenzionato se si superano i tempi giusti per la prestazione nel pubblico.
Dl liste d’attesa,
Il governo Meloni ha stanziato 300 milioni di euro per finanziare il decreto liste d’attesa, che si occupa di risolvere il problema delle liste d’attesa della sanità pubblica, che costringono sempre gli italiani a rifarsi al privato per esami di routine e anche procedure più urgenti. Ulteriori 80 milioni di euro sono dedicati esclusivamente alla salute mentale.
Gli obiettivi del decreto sono quelli di diminuire i tempi d’attesa per le visite e gli esami medici, la rimozione del tetto di spesa per le assunzioni dei dipendenti del settore sanitario, la creazione di un cup unico regionale, le visite gratuite intramoenia e gli esami nel weekend.
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