L’arma è stata lanciata sopra i cieli di Odessa per la seconda volta, senza colpire nessun obiettivo ma per puro scopo dimostrativo
Il missile balistico Kh-47M2 Kinzhal è stato scagliato dall’esercito russo sorvolando i cieli della città di Odessa. I militari non hanno impiegato l’arma per colpire alcun obiettivo, ma come semplice e pura dimostrazione di forza.
Il missile Kinzhal era già stato lanciato dalle forze armate russe lo scorso 19 marzo in Ucraina. Sganciata da un Mig-31K, un caccia supersonico, l’arma aveva colpito Delyatin, nella regione di Ivan-Frankovsk, vicino al confine con la Romania. L’obiettivo in quel caso era la distruzione di un deposito di munizioni sotterraneo che in epoca sovietica aveva la funzione di custodia di testate nucleari.
Le caratteristiche
Il Kinzhal è un missile potente, considerato dallo stesso Vladimir Putin «l’arma ideale» quando nel marzo del 2018 ne aveva parlato per la prima volta in pubblico. Fa parte dei nuovi sistemi ipersonici sviluppati dalla Russia con una tecnologia avanzata. È un sistema duale, che può essere caricato sia con testate convenzionali sia nucleari, viaggiando a oltre 12mila chilometri l’ora e con una gittata di 2mila chilometri se lanciato proprio da un Mig-31 – ma che può raggiungere anche lunghezze maggiori.
Una prova di forza da parte di Putin proprio durante una fase di stallo del conflitto oppure un’esercitazione per il futuro? Per ora bisogna essere cauti: secondo un report del Center for Strategic and International Studies il ruolo del Kinzhal nella deterrenza non nucleare è «nelle prime fasi di una escalation. Tuttavia, è inteso primariamente come arma nucleare».