Revisione del congedo parentale: ecco le novità

L’INPS annuncia un’importante revisione del sistema di congedo parentale promettendo di alleggerire il carico amministrativo per i lavoratori e di offrire un supporto economico significativamente migliorato

Redazione
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Le recenti modifiche, introdotte con le ultime leggi di bilancio, hanno avuto impatto significativo sull’indennità del congedo parentale. La legge di Bilancio 2023 ha elevato l’indennità dal 30% all’80% della retribuzione per un mese, da fruire entro il sesto anno di vita del figlio o entro sei anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento. Con la legge del Bilancio 2024, questo beneficio è stato esteso, elevandola al 60% per un mese addizionale e portando l’importo all’80% solo per l’anno 2024.

Con questa nuova aggiunta e una procedura semplificata, il nuovo approccio mira a rispondere in modo più efficace alle sfide quotidiane dei genitori lavoratori, sostenendoli nei primi anni di vita del bambino, fornendo loro un sostegno economico più sostanziale in un periodo cruciale per le famiglie.

Congedo parentale: procedura più semplice

La nuova procedura introduce una nuova serie di modifiche mirate a semplificare e rendere più efficiente la gestione delle richieste. Per prima cosa le domande di congedo parentale possono essere presentate entro i due mesi dalla data di presentazione della domanda stessa, evitando l’accumulo di richieste per i periodi futuri troppo lontani nel tempo, oltre il rischio di sovrapposizione o conflitti di date che potrebbero complicare la pianificazione del congedo.

Un’altra novità è l’introduzione di un’interfaccia più user-friendly del portale dell’INPS. Per richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata, l’utente deve selezionare l’apposita sezione nella pagina dedicata a dati domanda”. Questo semplice passaggio consente di ottenere l’indennità maggiorata senza dover presentare una nuova domanda per i periodi già indennizzati.

Inoltre, per eventi già verificatisi nel 2022, nella procedura è importante indicare le date relative alla fine del congedo di maternità o paternità. Tuttavia, l’indicazione delle date è obbligatoria solo se queste superano il 31 dicembre 2023 al fine di determinare l’accesso all’ulteriore mese di congedo con indennità maggiorata.

Congedo parentale: il perché di eventuali modifiche

L’aggiornamento della nuova procedura e delle normative sul congedo parentale rappresenta un passo importante nel sostegno alle famiglie. Migliorando l’accesso ai benefici e ottimizzando il processo di richiesta per i genitori, si riflette anche un impegno crescente del legislatore nel sostenere il benessere familiare e l’equilibro tra vita lavorativa e vita privata.

Con queste nuove disposizioni, l’INPS offre un sostegno più robusto alle famiglie, garantendo che i benefici economici arrivino a chi ne ha diritto senza eccessivi ritardi o complicazioni burocratiche. D’altra parte, le famiglie possono pianificare con maggiore sicurezza e tranquillità, approfittando delle indennità maggiorate per affrontare meglio le sfide dei primi anni di vita dei loro figli.

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