Chantal Tonello, il padre la incontra dopo 13 anni: “Ha visto solo 4 persone nella sua vita”

Il padre della ragazzina, che sin da subito si è mobilitato per poter ritrovare sua figlia, ha più volte raccontato che a sottrargli la piccola quando aveva 14 mesi sarebbe stata la sua ex compagna. La donna avrebbe fatto perdere le sue tracce in Ungheria, vietandogli di poter incontrare sua figlia

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Chantal Tonello, la piccola che nel 2011 a soli 14 mesi fu sottratta all’amore paterno, è stata ritrovata in Ungheria. Dopo una battaglia durata 13 anni Andrea Tonello può tornare a respirare liberamente, consapevole di essere riuscito a individuare la sua bambina, da cui era stato allontanato senza apparenti motivi.

L’uomo, ai microfoni dell’Ansa, racconta il loro incontro con commozione ed emozione. “E’ nata ieri – esordisce Tonello – per undici anni ha visto solo due o tre persone oltre la madre, non è mai uscita di casa, non è mai andata a scuola, non ha mai visto un medico né fatto i vaccini“. Una vita non vissuta quindi quella di Chantal, che, come spiegato dal padre, è psicologicamente molto fragile.

Una fragilità di cui l’uomo tiene conto, “con la decisione di non riportarla in Italia come la legge mi darebbe facoltà“. Tredici anni “durissimi”,che finalmente hanno visto una fine e che ora Tonello si sente il dovere di ricostruire “un rapporto con questa ragazzina che mi vede come un orco perché così mi ha ritratto sua madre”.

L’uomo, che sin da subito si è mobilitato per poter riabbracciare sua figlia, ha più volte raccontato che a sottrargli la piccola sarebbe stata la sua ex compagna. La donna avrebbe fatto perdere le sue tracce in Ungheria, vietandogli di poter incontrare sua figlia. A nulla è valso l’affidamento esclusivo a lui concesso da un giudice italiano. “Per due volte ci siamo presentati a casa della madre con in mano il provvedimento di rimpatrio. Non le abbiamo mai trovate“, ha raccontato nel dicembre 2024.

Secondo quanto riporta il Tg1, la madre della piccola è stata fermata ieri in Ungheria, grazie alla collaborazione fra la polizia italiana e quella locale, in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Chantal Tonello è stata invece affidata alla nonna materna, a cui è stato imposto l’obbligo di facilitare gli incontri tra la minore e suo padre.

La storia di Chantal e Andrea Tonello

Il caso di Chantal Tonello ha inizio nel 2011. Come raccontato da suo padre, che in tutti questi anni non ha mai smesso di cercare sua figlia, la sua ex compagna avrebbe espresso il desiderio di passare le festività natalizie con la sua famiglia in Ungheria, in compagnia della piccola. “Quando mi sono messo in macchina per raggiungerla e trascorrere assieme il Capodanno mi ha invitato a fare marcia indietro perché nessuno mi avrebbe aperto la porta“, ha raccontato l’uomo, specificando che da quel momento ebbe la possibilità di incontrare la sua bambina solo cinque volte.

Il suo era un disegno premeditato“, ha sostenuto, chiarendo che dopo questi incontri la donna sarebbe fuggita insieme alla bambina, impedendogli di essere parte della sua infanzia. Tonello non si è però mai dato per vinto, creando un sito e una pagina Facebook dedicati alla ricerca della sua bambina. Su di essi condivideva foto di se stesso con Chantal e le dedicava importanti messaggi di amore, testimoni di un affetto che in questi 13 anni non è mai venuto a mancare.

La ricerca dell’uomo si è conclusa ieri con la notizia che da più di un decennio sognava. Un comunicato della polizia ha spiegato che l’attività info-investigativa della squadra mobile e del servizio di cooperazione internazionale di polizia che ha operato costantemente con la polizia ungherese hanno permesso di “localizzare la minore e la madre sul territorio ungherese“. Ieri, 12 giugno, una task force di polizia è intervenuta a Mezotur, consentendo di rintracciare la minore e affidarla alle cure della nonna materna.

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