Caso Basciano, per i pm Codegoni in pericolo: il DJ ha precedenti per stalking

A causa dei precedenti per stalking, Sophie sarebbe in pericolo per la sua incolumità con Basciano a piede libero. Le forti dichiarazioni dei pm

Redazione
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Sono settimane che l’affaire Codegoni-Basciano è sulla bocca di tutti. Nelle ultime ore, i pm Pansa e Mannella hanno affermato che Sophie sarebbe decisamente in pericolo perché il suo ex compagno, Alessandro, ha già dei precedenti per stalking. Tutto ciò metterebbe la ragazza in una “situazione di serio pericolo per l’incolumità fisica“. L’appello al Tribunale del Riesame di Milano è quello di annullare l’ordinanza di scarcerazione nei confronti del DJ.

La questione è anche ingigantita dai messaggi piuttosto intimidatori e “allarmanti” che gli amici della showgirl avrebbero ricevuto dal 35enne. Minacce che avrebbero portato il gruppo a non frequentare più la giovane.

Codegoni, l’audizione in Procura: “Mi minacciò di morte. Lo temo”

L’audizione in Procura di Sophie Codegoni da parte del pm di Milano Antonio Pansa, nel caso che coinvolge la modella e influencer 23enne e il suo ex Alessandro Basciano, il dj 35enne, è durata 5 lunghe ore. La ragazza aveva denunciato l’influencer per stalking e minacce, anche di morte, il 22 novembre 2024 Basciano era stato arrestato. Ma solo dopo 48 ore è stato liberato dal gip Anna Magelli, che aveva revocato l’ordinanza cautelare per mancanza di gravi indizi, dopo l’interrogatorio e un’analisi delle chat e dei documenti depositati dalla difesa, con il legale Leonardo D’Erasmo.

L’ex volto di Grande Fratello nelle 5 ore faccia a faccia con i pm, avrebbe dichiarato di sentirsi intimorita ed impaurita dalla situazione inquietante creatasi dai gravi insulti, minacce di morte e atti persecutori subiti da Basciano per quasi un anno e mezzo. Ma è stata messo a verbale anche la mancata “remissione” della querela di quasi un anno fa, che è stata la chiave per scarcerare il suo ex. Infatti, nel fascicolo della procura non figura alcun ritiro della prima querela del 9 dicembre, ma semplicemente una scrittura privata che da riferimento ad accordi di tipo civilistico in Codegoni si impegnava alla remissione in sede penale.

L’audizione in Procura della ragazza fa parte delle nuove indagini disposte dal pool guidato dall’aggiunta Letizia Mannella con gli accertamenti condotti dai carabinieri del Nucleo investigativo. Antonio Pansa ha preso in carico il fascicolo che prima era affidato ad un altro pm. E proprio di fronte a loro, Codegoni non avrebbe negato i vari riavvicinamenti con l’accusato oltre ai regali ricevuti anche di recente. Tra questi una borsa da 10mila euro, anche se avrebbe ribadito una delle ultime minacce ricevute 15 giorni fa, “vengo a casa tua e ti ammazzo“.

Rimango tra le mani dei pm anche una serie di messaggi della serie “se non torni con me, ti ammazzo come un cane” insieme ad un lungo elenco di scene ed episodi, raccontati, descritti ed approfonditi in audizione dalla modella. Si tratta di fatti che sono stati riportati nel capo di imputazione e riguarderebbero la prima presunta aggressione risalente al 26 luglio 2023a Mykonos e l’ultima della notte tra il 13 e il 14 novembre a Milano. Aggressione durante la quale Basciano avrebbe picchiato un amico della influencer e poi sfondato il parabrezza della sua auto, per concludere con una chiamata all’ex fidanzata per comunicarle che sarebbe venuto a casa sua per “ucciderla”.

Quella borsa che mi ha regalato pochi giorni fa la lancerei dalla finestra“, ha confessato Codegoni ai pm, ai quali spetteranno giorni intensi per fare chiarezza sui fatti, mentre Basciano rimane sotto indagine senza misure cautelari.

Dopo aver ascoltato Codegoni, il pm Pansa dovrà sentire nei prossimi giorni anche la versione di Basciano e risentire alcuni testimoni, che potrebbero includere due amici della giovane e i suoi familiari. Inoltre, anche la stessa modella, ritenuta credibile dagli inquirenti nelle sue dichiarazioni, dovrà essere ascoltata nuovamente, fornendo tutte le chat dei dialoghi con l’indagato così da essere acquisite ed analizzate. L’indagato avrebbe già depositato screenshot anche del 12 e 13 novembre, un giorno prima della nuova denuncia della modella. Si tratta di chat dalle quali, secondo la giudice, emerge però “un rapporto sereno e certamente non connotato da costante paura“.

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