La tecnologia per sconfiggere il cancro. L’evento ‘ONCOnnection Stati Generali Centro – Lazio, Marche, Toscana, Umbria‘ ha messo in luce un futuro sempre più promettente per le cure oncologiche.
Promosso da Motore Sanità con il contributo di Sobi rare strength, Merck e GSK, l’evento ha evidenziato le molteplici aree di ricerca in corso per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura del cancro. Molte conquiste sono già realtà: come lo studio dei checkpoints immunologici e la genomica che hanno rivoluzionato dal punto di vista diagnostico e terapeutico le patologie oncologiche.
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Cancro: gli interventi a ONCOnnection
Tra i vari interventi, quello di Walter Locatelli, presidente Io Raro, commenta: “L’oncologia è l’ambito in cui l’applicazione dell’innovazione dirompente ha trovato la sua massima espressione. Pensiamo soltanto ai check point immunologici e alla genomica che hanno rivoluzionato diagnosi e terapia in gran parte delle malattie oncologiche. Inoltre questo è anche un ambito in cui i silos sono stati abbattuti per primi – il concetto di rete, di non lavorare in maniera puntiforme può essere esportato in tutti gli ambiti della nostra sanità.
La prevenzione contro il cancro è fondamentale. Di fatto Locatelli continua: “Sarebbe opportuno, a mio avviso, utilizzare e mutuare il virtuoso percorso che le malattie rare hanno potuto attuare attraverso il Piano nazionale malattie rare recentemente licenziato dal nostro Parlamento, che è diventato una realtà e che ora deve essere corroborato di azioni che consentano l’effettivo svolgimento delle previsioni“.
L’Horizon Scanning, ovvero la capacità e la possibilità di prevedere quali saranno i farmaci innovativi dell’oncologia del futuro, è fondamentale per adattare l’organizzazione ad accettare le innovazioni” afferma Claudio Zanon, direttore scientifico Motore Sanità. “ Oggi la tecnologia informatica e quella biologica stanno cambiando notevolmente quella che era l’oncologia classica, stiamo andando incontro a un’oncologia mutazionale attraverso le terapie geniche, i farmaci agnostici, le terapie targettizzate e tutto questo consentirà che vengano in qualche modo omogeneamente prescritte su tutto il territorio italiano; cosa che qualche volta, ancora oggi, non avviene” aggiunge.
Cancro: il futuro dell’oncologia
Ad intervenire, anche David Vannozzi, direttore Generale dell’Università Telematica Pegaso e dell’Università Telematica Pegaso International di Malta, che afferma: “Dare una spinta non vuol dire spendere di più, bensì curare meglio. La digitalizzazione è un driver di recupero di risorse, poiché consente di poter attuare il passaggio dalla medicina basata sui protocolli e dunque sulle procedure, alla medicina basata sulla personalizzazione per il singolo paziente. Proprio per questo l’università Pegaso ha puntato su un grande dottorato in digital transformation”.
E’ Gianni Amunni, coordinatore scientifico ISPRO, a puntualizzare come anche sul cancro, l’innovazione viaggi ad una velocità tale che necessita di nuovi comportamenti. “per prima cosa, dobbiamo ragionare anche in termini di investimenti e di finanziamenti che tengano conto di questo. Secondo: bisogna cambiare il sistema di valutazione, dando valore agli esiti, ai guariti, all’allungamento del prelievo fiscale, ai costi cessanti che vediamo oggi in oncologia. Terzo: occorre leggere il cambiamento epidemiologico e costruire un’organizzazione più efficace. Quarto: occorre avere un atteggiamento laico nei confronti dell’intelligenza artificiale. Quinto: le reti devono diventare un LEA organizzativo con organismi di governance sempre più raffinati, fino a pensare a vere e proprie aziende/agenzie per l‘oncologia”.
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