Bronzi di Riace, è possibile che le statue siano state trafugate da Siracusa

Potrebbe arrivare una svolta nella storia dei due Bronzi di Riace. La procura di Siracusa indaga su un possibile primo rinvenimento delle due statue nella provincia siciliana

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Sono passati più di 50 anni da quando, il 16 agosto del 1972, il romano Stefano Mariottini durante un’escursione subacquea al largo di Punta Forticchio, sulla costa di Marina di Riace, in provincia di Reggio Calabria, si accorse di un braccio che emergeva dal fondale sabbioso. In quella data iconica per l’Italia e, in particolare, per la Calabria è venuta a galla la storia millenaria dei due Bronzi di Riace.

La pista siracusana dei Bronzi

Storia, però, che potrebbe essere riscritta a così tanti anni di distanza dal rinvenimento delle due statue bronzee di quasi due metri databili rispettivamente al 460 e 430 a.C. La Procura di Siracusa, infatti, ha aperto un’inchiesta, al momento senza indagati, per far luce sull’ipotesi che il primo recupero dei due bronzi sia avvenuto al largo di Brucoli, in provincia di Siracusa, qualche anno prima e che poi sarebbero state reimmerse nelle acque dello Jonio calabrese, dove è avvenuto l’eventuale secondo ritrovamento del ’72.

Nello SpecialeTG1 dello scorso 4 maggio sono andate in onda alcune testimonianze che confermerebbero l’origine siciliana dei bronzi, già ipotizzata negli anni Ottanta dagli archeologi statunitensi Robert Ross Holloway e Anne Marguerite McCann. Gli elementi emersi durante le ricerche condotte da Anselmo Madeddu, medico ed esperto di bronzistica greca, insieme alla Università di Catania e Ferrara, darebbero valore a questa tesi, che resta comunque discutibile.

Madeddu ha spiegato che “non sempre il luogo di produzione corrisponde al luogo di collocazione. C’è una grande differenza tra le terre interne e quelle di saldatura dei vari pezzi anatomici (dei due bronzi): potrebbero essere stati fabbricati in un posto e collocati in un altro”.

Secondo questo studio, le terre delle saldature, indicative del luogo di collocazione, sono risultate dal punto di vista geochimico comparabili con sedimenti ritrovati nell’area siracusana, mentre le argille sarebbero caratteristiche della zona della Grecia. I Bronzi di Riace, dunque, non sarebbero risalenti alle datazioni conosciute fino ad oggi, ma a cinquant’anni prima, prodotti in Grecia e poi spediti a pezzi per essere assemblati e successivamente esposti nella città di Siracusa.

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