Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha disposto un’ordinanza che, nella forbice di tempo dal 2 luglio e fino al 15 settembre, prevede lo stop dell’attività lavorativa all’aperto nelle fasce orarie più calde, ovvero dalle 12:30 e le 16:00 nelle aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche nei giorni in cui sarà segnalato su workclimate un livello di rischio ‘alto’. Ordinanza che è stata adottata anche nella Regione Emilia Romagna.
“La nostra priorità è la tutela della salute dei lavoratori” – ha specificato Fontana sostenendo che l’ordinanza rappresenta un “passo importante per garantire che le attività produttive” si svolgano nel rispetto delle condizioni di sicurezza e salute.
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La disposizione regionale esclude dall’applicazione del divieto tutte le attività ritenute urgenti e definite di pubblica utilità, “purché siano adottate tutte le misure di prevenzione previste“. Inoltre, il divieto non si applica alle pubbliche amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio, ai loro appaltatori, agli interventi di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità.
L’ordinanza, spiega il governatore lombardo, prevede che venga trasmessa ai Prefetti, ai sindaci dei Comuni lombardi, alle Ats, Asst, alle organizzazioni sindacali, ai rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria, così che vengano adottate tutte le misure necessarie: “Continueremo a monitorare attentamente la situazione e ad adottare tutte le misure necessarie“.
La morte di Ait El Hajjam Brahim
“Ait El Hajjam Brahim, questo il suo nome, 48 anni, si è improvvisamente accasciato al suolo a causa presumibilmente di un malore, durante una gettata, esposto al sole“. E’ così che i sindacati Cgil e Fillea Bologna danno la notizia di una tragedia consumatasi nel cantiere della scuola Jussi di San Lazzaro, provincia di Bologna, dove ha perso la vita il titolare di un’impresa in appalto coinvolta dell’esecuzione dei lavori, “Veneto pavimenti SAS” di Treviso.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, sul luogo della tragedia, sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118, che hanno effettuato tutte le manovre necessarie per rianimare l’uomo ma ogni tentativo è risultato essere inutile. Oltre al soccorso, sono giunti anche i carabinieri per perlustrare la zona ed effettuare i rilievi del caso per ricostruire la vicenda. In base a quanto riferito, sarà disposta l’autopsia sul corpo del 48enne affinchési possa avere conferma delle cause del suo decesso.
I sindacati: “Proteggere lavoratori dall’esposizione al caldo”
“Nell’attesa di conoscere le effettive cause del decesso – si legge in una nota congiunta dei sindacati – la Cgil di Bologna e la Fillea Cgil di Bologna richiamano, in questo terribile momento, che è indispensabile promuovere una cultura della sicurezza“.
Effettivamente, si tratta di un episodio di cronaca nera che si lega a doppio filo con lo spinoso dossier sicurezza sui luoghi di lavoro e che si intreccia anche all’emergenza climatica che “ha con ogni evidenza aggravato le condizioni di chi lavora ogni giorno all’esterno e le aziende devono priorità assoluta alla tutela dei lavoratori“. A detta dei sindacati, infatti, i lavoratori soprattutto in contesti di questo tipo dovrebbero essere riparati dalle misure “di maggior cautela necessarie a proteggere i lavoratori dai rischi connessi all’esposizione al calore“.
Un drammatico episodio che arriva proprio nel giorno in cui è stata deliberata in Lombardia e in Emilia Romagna, l’ordinanza che prevede pause dal lavoro nelle ore più calde della giornata. Per i sindacati, però, si tratta di “atto importante ma non sufficiente“, perché tutto dipenderebbe dalle aziende che devono poi svolgere la loro parte. La nota dei sindacati si chiude con un messaggio di affetto ai famigliari della vittima e ai suoi colleghi “e ci rendiamo fin d’ora disponibili a supportare i lavoratori in caso di necessità, impegnandoci -conclude la nota – fin d’ora alla massima vigilanza per il rispetto integrale delle imminenti norme”.
Ad esprimere cordoglio, è anche il sindaco di San Lazzaro di Savena, Marilena Pillati: “Voglio esprimere il mio più profondo cordoglio per la morte di Ait El Hajjam Brahi. Si tratta di una tragedia che colpisce un uomo di soli 48 anni e per questo il mio pensiero e quello di tutta la comunità di San Lazzaro va alla sua famiglia e alle persone che gli volevano bene“.
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