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Blackout a Firenze, il caldo spegne l’Italia: centro storico senza elettricità

Tra le cause sovraccarichi dovuti alla richiesta di energia e aria condizionata. Secondo Enel ci sono state ondate di calore che hanno provocato, allo stesso tempo, "abnorme aumento della richiesta di corrente elettrica da parte degli utenti e il surriscaldamento della rete elettrica"

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Blackout per il troppo caldo? Sì, è possibile, come accaduto a Bergamo, dove i condizionatori sono rimasti spenti per più di 12 ore. E come il sole rovente ha spento anche la città di Firenze. La tenaglia dell’anticiclone africano continua a stringersi, portando la penisola a segnare 18 città con bollino rosso sul bollettino delle ondate di calore difuso dal Ministero della Salute.

Firenze spenta dal caldo

Giornate difficili, quindi, per le Regioni italiane che vedono, nell’arco della giornata, schizzare le temperature a livelli estremi rispetto alla media del periodo. “Onde di calore” che determinano però anche “un’impennata dei prelievi e il conseguente aumento dei carichi elettrici sulla rete con surriscaldamento dei cavi interrati, cosicché alcune linee elettriche sono scattate“. Questo, quanto avvenuto a Firenze, dove, come spiegato da E-Distribuzione, società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica di media e bassa tensione, che ha controalimentato immediatamente dato che la rete elettrica cittadina è “magliata a ragnatela“, con sistemi cosiddetti ‘ad anello’ che congiungono trasversalmente più dorsali elettriche e consentono di attivare sorgenti e direttrici di energia di riserva.

Insomma, tra le cause dello spegnimento della città di Dante, figurano i sovraccarichi dovuti alla richiesta di energia e aria condizionata. Secondo Enel, le ondate di calore hanno provocato, allo stesso tempo, “abnorme aumento della richiesta di corrente elettrica da parte degli utenti e il surriscaldamento della rete elettrica“.
Ma con le ondate di calore in corso è emerso un duplice problema: da un lato l’aumento vertiginoso dei prelievi, che tradotto dal gergo significa una crescita dei consumi legati agli impianti di condizionamento, dall’altro il surriscaldamento dei cavi sottoterra.

Motivo per cui, E-Distribuzione ha dovuto predisporre un piano di lavoro urgente per l’installazione di un cavo attrezzo, ovvero un tratto di linea esterno componibile in superficie che collega due cabine in sostituzione della porzione di rete sotterranea danneggiata sui due punti dello stesso cavo interrato.

Intanto, però, negozi al buio, sistemi di allarme disattivati, Pos e bancomat inutilizzabili nei negozi del centro di Firenze dove il blackout ha preso possesso della città già infuocata dalle temperature da codice rosso in corso. Enel, quindi, sta scavando per raggiungere la conduttura andata in avaria e procedere quindi alla sostituzione della tratta danneggiata. L’obiettivo principale resta ripristinare la luce con la posa in superficie di un ‘cavo attrezzo’ tra via Tosinghi e via Medici.

Nello specifico, le zone interessate, e le utenze senza luce sono diffuse nella città a macchia di leopardo: in alcune porzioni e civici di via Medici, via degli Speziali, via de’ Tosinghi, via de’ Bonizzi, via del Corso, piazza degli Alberighi, piazza Brunelleschi. E’ un piccolo pezzo del centro, fra piazza della Repubblica e via Calzaioli.

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