Dai rilievi autoptici sul corpo della piccola Elena emerge che solo un colpo sferrato è stato letale, ma la morte della minore non è stata immediata. Conferma dell’arresto della madre da parte del Gip, che dispone sopralluoghi nei luoghi della sua abitazione
L’esito dell’autopsia sul corpo della piccola Elena, uccisa a soli 5 anni dalla madre nel Catanese, hanno dato risultati sconcertanti: più di undici sono i colpi inferti sulla bambina, probabilmente causati da un’arma compatibile con un coltello da cucina, ancora non trovato.
Solo uno, però, è stato letale perché ha colpito i vasi dell’arteria succlavia, seppure la bambina, rivela l’esame, non è morta immediatamente ma dopo una lunga agonia. La notizia si è appresa da alcune fonti interne alla Procura di Catania e rilanciata dalle agenzie.
L’autopsia avrebbe, inoltre, chiarito l’orario del delitto: il decesso della bambina è avvenuto dopo più di un’ora dal pranzo, consumato a scuola intorno alle 13.
La madre, che ha confessato l’omicidio, rimane in carcere, secondo la decisione del Gip di Catania, Daniela Monaco Crea, che ha convalidato il fermo ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere.
Nel frattempo, i carabinieri della Scientifica continueranno le indagini di sopralluogo nella casa della donna. Gli accertamenti saranno estesi anche a un perimetro più vasto del luogo dove è stato trovato il corpo della bambina, a circa 600 metri dall’abitazione, in una campagna abbandonata.