Maledizione Bayesian, proseguono le indagini sulla morte del sub: fiamma ossidrica possibile causa dell’esplosione

I lavori di recupero dello yacht erano iniziati soltanto ieri, a più di otto mesi di distanza dall’incidente del Bayesian, nel quale hanno perso la vita sei passeggeri e un membro dell’equipaggio. Ora, le attività sono temporaneamente sospese a seguito del decesso dell'olandese Robcornelis Maria Huijben Uiben, sommozzatore specializzato di 39 anni. Il sub era impegnato in una immersione per tagliare il boma a 49 metri di profondità e un'esplosione durante l'utilizzo della fiamma ossidrica avrebbe fatto schizzare un pezzo di metallo che lo avrebbe colpito. Indagini in corso

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Il flagello della tragedia del veliero Bayesian, continua a colpire. Dopo che ieri è giunta la triste notizia del decesso di un sommozzatore mentre era impegnato nelle operazioni di recupero dell’imbarcazione affondata il 19 agosto 2024 al largo di Porticello, in provincia di Palermo, la società Tmc Marine, che si occupa dei lavori di recupero, ha deciso di sospendere temporaneamente tutte le attività, oltre ad aver offerto la massima collaborazione alla Procura che sta conducendo le indagini.

Sono in corso degli approfondimenti per capire cosa sia successo al 39enne olandese, Robcornelis Maria Huijben Uiben, sub specializzato dipendente per la società Hebo, che era impegnato a eseguire delle manovre sul relitto a 49 metri di profondità, quando ha perso la vita. La vittima è uno dei circa 80 tra tecnici ed esperti del settore a essere stati mobilitati in Sicilia da tutta Europa.

Bayesian, le indagini e l’incidente del sub

Inizialmente, l’ipotesi principale riguardava un possibile malore del sub nel corso dei lavori. Sembrerebbe, invece, che il sommozzatore, mentre era in immersione con altri colleghi per lavorare al taglio del boma del Bayesian, dopo un tentativo andato a vuoto fatto con le chiavi inglesi, il 39enne sarebbe sceso di nuovo con altri colleghi con una fiamma ossidrica. Secondo fonti investigative, mentre Huijben Uiben e un collega utilizzavano un cannello, ci sarebbe stata una esplosione determinata dalla formazione di bolle di idrogeno e dall’azione della fiamma ossidrica; questo avrebbe provocato il distacco di un pezzo di metallo che, schizzando a velocità elevate, avrebbe ferito mortalmente la vittima.

L’’attività che stavano eseguendo è un’operazione preliminare alla rimozione dell’albero da 75 metri che caratterizzava il veliero, fondamentale quindi per procedere alle prime fasi di rimozione dello yacht.

Nonostante i soccorsi tempestivi, avviati non appena le immagini delle operazioni di recupero, riprese con telecamere subacquee si sono interrotte, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La Procura di Termini Imerese ha avviato un’indagine sulla tragedia e questo potrebbe dunque ritardare le operazioni di recupero del Bayesian.

Le immagini in questione e al vaglio degli inquirenti avrebbero ripreso il 39enne olandese mentre si immergeva insieme ai colleghi sommozzatori nonché con molta probabilità anche i dettagli della scena dell’incidente.

Tmc: “Massima collaborazione”

I lavori di recupero del relitto sono stati sospesi in attesa di ulteriori decisioni da parte del sostituto procuratore di Termini Imerese Raffaele Cammarano, che coordina anche le indagini sull’affondamento dello yacht. Nel corso della giornata, potrebbe essere disposta l’autopsia sul corpo del sub e ordinati ulteriori sopralluoghi e rilievi sul luogo dell’incidente, sulle attrezzature e sulle misure di sicurezza.

In una nota della società britannica Tmc Marine, oltre a comunicare il dolore nel confermare la tragica morte del 39enne, si specifica che “tutte le parti interessate stanno offrendo la loro piena collaborazione. Stiamo offrendo ogni supporto alla squadra di recupero sul posto“.

L’inizio dei lavori di recupero del Bayesian

I lavori di recupero dello yacht erano iniziati soltanto ieri, a più di otto mesi di distanza dall’incidente del Bayesian, nel quale hanno perso la vita sei passeggeri e un membro dell’equipaggio, tra cui il magnate inglese Mike Lynch.

Per l’inizio delle operazioni era stato necessario l’arrivo della seconda imbarcazione, la gru galleggiante Hebo Lift 10, al porto di Termini Imerese. Nel pomeriggio di ieri, la Hebo Lift 2, un pontone galleggiante multiuso, aveva raggiunto il luogo del naufragio davanti alla costa di Porticello, potendo così iniziare l’ispezione e l’analisi dettagliate dello yacht Bayesian e del fondale marino circostante. Nello specifico, i lavori avrebberp dovuto procedere prima con il taglio dell’albero e della catena, da portare in superficie. I tecnici avevano stimato che le operazioni sarebbero durate tra i 20 e i 25 giorni, ma ora i tempi subiranno sicuramente dei prolungamenti.

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