Dopo le polemiche sulla Kefiah che avvolgeva il bambinello nel presepe omaggiato pochi giorni fa da Papa Francesco, il Vaticano aveva deciso di rimuovere il tutto. Ora, invece, è tornato il bambinello, ma senza Kefiah. Se ne sono accorti tutti coloro che sono andati nell’Aula Paolo VI che oggi è stata aperta per la prima volta, dopo Natale, per l’udienza. Il bambinello, in questa nuova versione, è adagiato sulla paglia.
La scelta della rappresentazione aveva fatto discutere. Diverse proteste si sono sollevate, specie dalla comunità ebraica, che ha visto nella Kefiah un chiaro riferimento alla situazione in Palestina.
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Il Vaticano spiega: “Una scelta dell’artista”
La Sala stampa Vaticana ha comunicato che la scelta di rappresentare il bambinello avvolto dal foulard palestinese è stata una decisione dell’artista. Si legge infatti nella nota che “è stata aggiunta all’ultimo momento dall’artista che ha realizzato il presepe“.
L’opera è infatti un dono da parte della comunità palestinese di Betlemme ed è stata realizzata in collaborazione con il Comitato presidenziale palestinese per gli affari della Chiesa, l’ambasciata palestinese in Vaticano, il Centro Piccirillo di Betlemme e l’Università Dar Al-Kalima.
Il Vaticano precisa ancora che il bambinello, che oggi è stato rimosso insieme alla Kefiah, “tornerà al suo posto nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, come è tradizione per tutti i Paesi del mondo“.
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