La recente decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che concede allo Stato di espropriare le strutture alla scadenza delle concessioni senza risarcimenti, ha acceso un intenso dibattito. Le associazioni di categoria invocano un’azione legislativa immediata per affrontare la questione. Il sindacato dei balneari Sib, insieme a Confcommercio, sta pianificando nuove forme di mobilizzazione e ha dichiarato un ricorso in Cassazione contro le sentenze del Consiglio di Stato. Il Partito Democratico accusa il governo di inazione, mentre Fratelli d’Italia propone indennizzi.
Balneari, leggi poco chiare
Sette associazioni del settore, dirette da La Base Balneare e Assobalneari Italia, hanno chiesto in una lettera aperta alla Leader Giorgia Meloni, un incontro urgente per discutere riguardo alla questione della sentenza UE e le eventuali conseguenze, per proteggere i lavoratori del settore balneare. Le associazioni denunciano l’instabilità delle leggi poco chiare, che a loro volta creano rischi economici. L’assenza di una legislazione specifica è motivo di preoccupazione per le società. I presidenti di Assobalneari Italia e Donnedamare, Fabrizio Licordari e Bertina Bolla, mettono in luce come la mancanza di norme adeguate e precise possa portare a decisioni giudiziarie che mettono in allarme le imprese balneari. Chiedendo di conseguenza al Governo di prendere in mano la situazione e tutelare le attività delle coste italiane, sul piano economico e sociale.
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Le proposte
Le associazioni sottolineano l’importanza degli investimenti avvenuti nel settore, che con il tempo hanno reso le coste italiane una meta ambita dai turisti. Nel rapporto stimato dall’Università di Padova, per ogni euro speso, il profitto rappresenterebbe 2,46 euro. La mancanza di una normativa univoca ha anche altre conseguenze, il contenzioso tra Comuni, giustizia amministrativa e demanio marittimo. In Liguria, l’Antitrust ha contestato al Tar a sei comuni le proroghe delle concessioni senza gara.
Il Sib chiede un intervento legislativo urgente. Attualmente, in discussione alla Commissione Finanze della Camera, la proposta di legge del deputato Riccardo Zucconi, di Fratelli d’Italia, è incentrata ad abrogare l’articolo 49 del Codice della Navigazione, avendo come obiettivo quello di eliminare il sequestro senza indennizzo delle strutture alla scadenza delle concessioni e ad introdurre un sistema di compenso sul concessionario entrante basato sulle valutazioni professionali.
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