È difficile accettare che un educatore possa maltrattare regolarmente dei bambini piccoli in età da asilo. Purtroppo è quello che sembrerebbe essere successo in un asilo paritario di Asti. I carabinieri avrebbero documentato le azioni deprecabili, se confermate dalla magistratura, di due maestre: bimbi strattonati, derisi e costretti a vivere in un clima di costanti vessazioni ed umiliazioni.
I motivi della sospensione delle due maestre di Asti
Nei confronti delle due, il Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Asti, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso una misura cautelare di interdizione temporanea ad esercitare l’attività di insegnante nelle scuole di ogni ordine e grado per il reato di maltrattamenti in concorso nei confronti dei minori a loro affidati.
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Sono stati i carabinieri ad aver istallato le microspie, grazie alle quali i militari avrebbero potuto documentare il comportamento aggressivo delle maestre. L’indagine ha avuto come unico oggetto il comportamento delle due persone coinvolte e non si è allargata ad altre attività che caratterizzano la struttura di Asti.
Le educatrici avrebbero regolarmente strattonato alcuni bambini per evitare che questi si allontanassero dal loro posto a tavola, mentre altri sarebbero stati sottoposti a punizioni immotivate. In un’occasione le videocamere istallate dai carabinieri hanno immortalato una delle due educatrici che avrebbe raccolto del cibo dalla spazzatura per darlo da mangiare a una bimba.
Ci sarebbero anche delle registrazioni audio ad aggravare la situazione delle due maestre: si sentirebbero urla ed insulti, talvolta anche a sfondo razziale. Un bimbo nero chiamato ripetutamente “zulù“, mentre un altro, di origine albanese, discriminato con epiteti oltraggiosi.
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