Sono da poco passate le 20 quando, ieri 4 novembre, un 35enne di origini turche sfonda un cancello, sparando in aria e lanciando bottiglie di molotov, e si ferma sulla pista d’atterraggio dell’aeroporto di Amburgo (Germania) di fronte ad un aereo della Turkish Airlines.
A bordo della vettura, un Audi priva di targa, si trovava anche la figlia di appena 4 anni, con la quale l’uomo chiede alle autorità di poter partire per la Turchia.
Amburgo, ipotesi rapimento per disputa famigliare
Secondo quanto riportato dalle autorità si tratterebbe di rapimento, denunciato precedentemente anche dalla madre, della bambina da parte del padre.
Alla base del folle gesto dell’uomo, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe esserci una disputa famigliare presumibilmente sulla custodia della minore. Ma resta ancora tutto da chiarire.
Amburgo, le lunghe trattative con il rapitore
Dopo l’irruzione dell’uomo, all’aeroporto di Amburgo sono immediatamente intervenute le autorità che hanno evacuato l’edificio e circondato il rapitore.
Sul posto anche ambulanze, psicologi e negoziatori che stanno cercando di smuovere la situazione, ancora in stallo.
Stamattina la portavoce della polizia Sandra Levgrum, in diretta dall’aeroporto di Amburgo, ha infatti fatto sapere “L’operazione di polizia continua. Abbiamo mobilitato gli psicologi della polizia e stiamo attualmente parlando con l’uomo, e contiamo su una soluzione negoziata”.
La portavoce della polizia ha inoltre dichiarato che il fatto che l’uomo sia rimasto così a lungo in contatto con le autorità rappresenterebbe un ottimo segnale nella negoziazione, la quale si potrebbe concludere con esiti positivi.
Amburgo, aeroporto chiuso e voli dirottati
Mentre si cerca un accordo con il 35enne, l’aeroporto di Amburgo resta chiuso.
Nella serata di ieri 17 voli con a bordo oltre 3 200 persone sono stati dirottati verso altri scali.
Per la giornata di oggi erano invece previsti oltre 286 voli ed un totale di circa 34 500 passeggeri. I voli sono stati momentaneamente cancellati o rimandati a data da destinarsi, ed è stato chiesto ai passeggeri di non presentarsi per nessun motivo in aeroporto.