Scatta l’allerta diossina a Palermo provocato dall’incendio della discarica di Bellolampo. L’ordinanza del sindaco sul consumo dei prodotti ortofrutticoli nell’area.
Allarme diossina a Palermo: la denuncia dell’Arpa
Il rapporto dell’Arpa Sicilia allarma l’isola: gli esami di campionamento dell’ambiente hanno registrato dei dati 35 volte superiori ai valori massimi consentiti la presenza di diossina nell’aria. Sale la preoccupazione. L’incendio divampato lo scorso 24 luglio nella discarica di Bellolampo sta gravando sulla salute dei locali ma non solo, anche sulle coltivazioni e gli allevamenti di animali.
Allarme diossina a Palermo: l’ordinanza
L’allarme diossina provocato dall’incendio della discarica di Bellolampo: i prodotti ortofrutticoli coltivati in un’area di 4 chilometri di distanza dalla discarica e dovranno essere lavati e privi di buccia. L’ordinanza del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, è stata varata dopo un vertice convocato in seguito all’allarme diossina sprigionata nell’aria per l’incendio del 24 luglio nella discarica di Bellolampo.
Occorre quindi evitare di “assumere alimenti di origine animale (carne, uova, latticini) originanti dall’area interessata e prodotti in data successiva al 24 luglio, evitare l’uso di mangimi e foraggi provenienti dall’area interessata, se esposti a potenziale contaminazione”.
Le misure a tutela dei cittadini
Le misure dovranno essere rispettate per 15 giorni. Sono circa 80 mila le persone a Palermo e nei comuni limitrofi di Torretta e Capaci che dovranno fare attenzione al rischio diossina. Il provvedimento riguarda un’area di circa 4 chilometri, dove si trovano i quartieri popolari di Cruillas, Cep e Borgo Nuovo con 64 mila abitanti, il Comune di Torretta con 4.300 abitanti e una parte di Capaci che conta 11.500 residenti.