Lo scorso venerdì 10 novembre un aereo militare appartenente all’esercito statunitense è precipitato nel Mar Mediterraneo. La notizia è stata confermata oggi, 13 novembre, dall’Useucom, il Comando statunitense in Europa.
Una tragedia inattesa che punta i riflettori sul conflitto in Medio Oriente e sulle sue responsabilità. Cinque i militari deceduti durante lo schianto, di cui per ora rimangono ignote le identità.
Aereo precipitato: incidente o attacco terroristico?
L’aereo stava sorvolando il tratto di Mar Mediterraneo che costeggia Cipro quando improvvisamente è precipitato, inabissandosi nel tratto della costa sud-orientale dell’isola. Il governo statunitense ha immediatamente aperto un’indagine sull’accaduto, per vagliare ogni possibile opzione e chiudere il caso.
Sarebbe stato precisato, però, che non ci sono per ora indizi che facciano pensare ad una attività ostile. Sarebbe, quindi, esclusa l’opzione di un attacco da parte di Hamas.
Identità nascoste e pochi dettagli, cosa nasconde il Pentagono?
Sono molti i quesiti avanzati intorno a questo tragico incidente mortale e parti di essi sono rimasti ancora senza risposta. Il governo americano non sembra avere intenzione di rivelare troppi dettagli sull’accaduto ed ha anche invitato il personale militare a rilasciare dichiarazioni solo sotto la sicurezza dell’anonimato.
Una questione che è stata definita “delicata” dal Pentagono – il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti D’America – che sembra aver escluso la minaccia terroristica. Nella nota del governo americano, breve e concisa, si parla di esercitazione e di operazioni di rifornimento, durante le quali l’aereo avrebbe iniziato a precipitare per poi schiantarsi nelle acque del Mediterraneo sud-orientale: “Durante una missione di rifornimento aereo di routine come parte dell’addestramento militare, un aereo statunitense con a bordo cinque soldati ha subito un incidente e si è schiantato nel Mar Mediterraneo. Tutti e cinque i militari sono morti“.
Nella nota non c’è alcun tipo di dettaglio. Non si sa che tipo di aereo sia stato coinvolto nell’incidente, da dove fosse partito e dove dovesse atterrare. Non sono state rilasciate informazioni sulle cinque vittime, né sono state indicate le modalità di recupero dei corpi, infine non è stato chiarito che tipo di incidente abbia interessato il velivolo e le precise coordinate dello schianto.
Che ci faceva un aereo militare americano nel Mediterraneo?
Ad una domanda, però, il governo americano ha risposto tramite due suoi funzionari che, coperti dall’anonimato, hanno rilasciato un’intervista al The Washington Post. Anche in questo caso la scelta dell’anonimato è stata obbligata dalla “delicatezza” della questione, nessun’altra spiegazione in merito.
Comunque, i due funzionari anonimi avrebbero spiegato che le truppe statunitensi si trovavano nella regione come parte di un più ampio piano di emergenza del Pentagono per la guerra, che include la preparazione per potenziali evacuazione da Israele e Libano. Per questo motivo, e soprattutto come sostegno ad Israele nella guerra contro Hamas, Washington ha fornito sostegni militari con stanza in Europa, tra cui navi da guerra e la portaerei USS Gerald R. Ford.
L’altro volto della scintillante medaglia americana, però, nasconde che dall’arrivo delle truppe USA gli attacchi nella regione in cui si sono stabiliti sono aumentati esponenzialmente. Da metà ottobre il sito americano in Europa è stato preso di mira più di quaranta volte.