Pedopornografia online, trovati oltre 150 mila file: 7 arresti a Roma

Portata a termine l'operazione Progress Day con cui il centro per la sicurezza cibernetica ha colto in flagrante 7 uomini che detenevano e diffondevano materiale pedopornografico

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Si è conclusa con 7 arresti l’indagine su Roma e provincia che ha portato alla luce più di 150 mila file contenenti materiale di pedopornografia. Gli agenti di polizia del centro operativo per la sicurezza cibernetica del Lazio hanno scoperto le attività illecite di un gruppo di uomini di età compresa fra i 50 e i 60 anni, tutti “insospettabili“.

La questura della Capitale infatti ha reso noto che fra gli indagati figurano anche un volontario di una casa famiglia, tecnici informatici presso strutture ospedaliere e un impiegato di un istituto bancario. Fra gli arrestati a seguito dell’operazione Progress day c’è anche un ex amministratore di condominio. A quest’ultimo apparterrebbero i 150 mila file incriminati, che, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, venivano catalogati e collezionati da più di 10 anni.

Le indagini che hanno portato ai 7 arresti per pedopornografia

In un comunicato reso pubblico sul sito della polizia di stato si legge che gli agenti sono riusciti a scovare le attività illecite dei 7 indagati lavorando anche sotto copertura. Così i cyberpoliziotti hanno “localizzato i dispositivi contenenti il materiale incriminato risalendo ai loro indirizzi Ip“.

Grazie alla localizzazione dei device, gli indagati sono stati colti in flagrante nel momento in cui sono scattate le perquisizioni. Lo comunica la stessa polizia di stato, che nello stesso comunicato afferma: “al momento della perquisizione informatica, gli arrestati sono stati colti in flagranza di reato con i dispositivi accesi“.

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