La città proibita: il nuovo film di Gabriele Mainetti dal 13 marzo al cinema

Gabriele Mainetti torna al cinema da regista: dal 13 marzo nelle sale sarà disponibile La città proibita, un incontro tra Cina e Roma

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Il 13 marzo arriva al cinema il nuovo film di Gabriele Mainetti, La città proibita. Il regista vuole raccontare una storia inedita, a tratti assurda, per rappresentare l’unione tra due culture: quella cinese e quella italiana. La protagonista è Mei (Yaxi Liu) che arriva a Roma per capire cosa si nasconde dietro la scomparsa della sorella. Presto la protagonista incontrerà Marcello (Enrico Borello) e la mamma Lorena (Sabrina Ferilli), che portano avanti il ristorante di famiglia dopo i debiti accumulati dal padre Alfredo (Luca Zingaretti), che li ha abbandonati per fuggire con un’altra donna.

Gabriele Mainetti, regista de La città proibita, torna a dirigere un film

Dopo Freaks Out, Gabriele Mainetti torna in regia per raccontare una storia inedita: “È la mia lettera d’amore a Roma con la speranza che tutti possano riconoscere che possiamo essere anche altro oltre alle meravigliose commedie che conquistano facilmente lo spettatore perché ridere è un’esperienza salvifica, ridere è importante. Ma possiamo essere anche altro“.

Durante la conferenza stampa a Roma, Mainetti ha detto anche: “È stata la mia compagna a convincermi a fare questo film, inizialmente volevo solo essere il produttore di questo progetto, ma poi ho capito che è stato il momento giusto per tornare“.

La ricerca della protagonista de La città proibita

Mainetti ha raccontato che è stata molto difficile la ricerca della protagonista de La città proibita, aveva pensato perfino di arrivare fino in Cina per trovare l’attrice giusta. Poi l’illuminazione è arrivata da un suo amico: “Un mio amico mi ha segnalato il suo profilo Instagram e così l’ho trovata. Tutti i grandi attori dei film d’azione sono attori, basti pensare a Bruce Lee“, infatti Yaxi Liu è la protagonista del live action Disney su Mulan.

A proposito del La città proibita, il regista ha voluto sottolineare: “Ho fatto un film che mi sarebbe piaciuto vedere al cinema, mi piace pensare alle storie più assurde con protagonisti personaggi veri, ancorati alla realtà. E l’ho fatto fotografando questa città in un modo diverso, in cui c’è tutto il cinema con cui sono cresciuto, come Tarantino: è grazie a lui se faccio questo lavoro“.

Con un cast formato da vecchie glorie e nuove proposte, Mainetti vuole regalare “un’unione tra noodles e carbonara” e sullo sfondo il colle Esquilino. E’ soddisfatto del film che ha realizzato e dal 13 marzo sarà possibile andarlo a vedere nelle sale.

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