A pochi giorni dalla liberazione del regista Hamdam Ballal, l’Academy ha chiesto pubblicamente scusa. Infatti, quando è stato arrestato, da parte dell’organizzazione c’è stato un silenzio assordante e, solo oggi, è stata presa parola tramite una nota ufficiale.
In realtà queste scuse pubbliche arrivano dopo che 600 personaggi del mondo dello spettacolo, tra attori e registi, hanno scritto una lettera aperta delusa dall’atteggiamento mostrato dall’Academy. Hamdam Ballal, un mese fa, ha vinto un Oscar con No Other Land, ma nonostante ciò, l’organizzazione americana è rimasta in silenzio davanti all’arresto ingiusto dell’uomo.
Le parole dell’Academy che arrivano, anche se un po’ tardi…
In una nota diffusa l’Academy ha ammesso: “Ci dispiace di non aver riconosciuto direttamente il signor Ballal e il film per nome. Ci scusiamo sinceramente con il signor Ballal e con tutti gli artisti che non si sono sentiti supportati dalla nostra precedente dichiarazione e vogliamo chiarire che l’Academy condanna la violenza di questo tipo in qualsiasi parte del mondo. Aborriamo la soppressione della libertà di parola in qualsiasi circostanza“.
Queste parole sono arrivate dopo la liberazione di Hamdam Ballal, ma soprattutto dopo la lettera di rimprovero firmata dai 600 personaggi dello spettacolo. Sono stati loro a prendere una posizione più netta in difesa del collega: “È indifendibile per un’organizzazione riconoscere un film con un premio nella prima settimana di marzo, e poi non riuscire a difendere i suoi registi solo poche settimane dopo”. E poi, ancora: “L’attacco a Ballal non è solo un attacco a un regista, è un attacco a tutti coloro che osano testimoniare e dire verità scomode“.
Molti attori e registi sono rimasti delusi dall’atteggiamento dell’Academy. Adesso le scuse sono arrivate, anche se sono sembrate una toppa all’errore grave commesso.
