Tasmania, più di 150 pseudorche spiaggiate: cosa è successo

Molti esemplari apparivano stressati e disorientati. “La soppressione di un animale di queste dimensioni non è un'operazione semplice” afferma il biologo Kris Carlyon in riferimento alla proposta di sopprimere i cetacei

3 Min di lettura

Sulla costa nord occidentale della Tasmania, in Australia, mercoledì mattina, sono stati trovati circa 157 cetacei spiaggiati. Si tratta della specie delle pseudorche, appartenenti alla famiglia dei Delfinidi con lunghezza fino a 6 metri e un peso che arriva fino a 3 tonnellate.

Tra questi sono circa 90 gli animali sopravvissuti, trovati da un uomo che si era recato lì per pescare. Il restante era invece già senza vita. Secondo alcuni esperti intervenuti sul posto, i cetacei si trovavano lì da circa 24 ore.

E’ possibile salvare i cetacei?

Nonostante alcuni esperti abbiamo annunciato l’impossibilità di salvare le pseudorche, date le numerose ore trascorse da quando è avvenuto lo spiaggiamento, sono stati effettuati due tentativi. Tuttavia i risultati non sono stati soddisfacenti, in quanto le onde molto impetuose hanno reso agli animali difficile allontanarsi, tanto da essere riportati in spiaggia. “È estremamente difficile farli passare oltre la risacca, tendono a tornare verso la spiaggia”, ha affermato Shelley Graham del Tasmania Parks & Wildlife Service.

E’ intervenuto al riguardo anche il biologo Kris Carlyon, il quale ha annunciato che a suo avviso le pseudorche non riusciranno ad essere soccorse, dato che la spiaggia dove si trovano è irraggiungibile con mezzi necessari per trasportare attrezzature utili a poter riportare i cetacei in mare.

Per tutte queste ragioni, gli esperti intervenuti hanno deciso di sopprimere gli esemplari che sono rimasti vivi al fine di recar loro meno sofferenza. Dopo ore di esposizione agli agenti atmosferici, molti di questi apparivano stressati e disorientati. Carlyon ha spiegato al riguardo “La soppressione di un animale di queste dimensioni non è un’operazione semplice”, considerando che questi esemplari possono arrivare fino ad un peso di tre tonnellate. Un’operazione del genere è di solito eseguita attraverso l’uso di armi da fuoco.

Cosa si effettuerà con le decine di carcasse che rimarranno sulla spiaggia?

Innanzitutto è importante sottolineare come la spiaggia in questione sia parte del patrimonio culturale della comunità aborigena della zona. Inoltre tali cetacei sono una specie protetta anche da morti, per questa ragione la proposta sollecitata sarebbe quella di lasciare le carcasse dove si trovano.

Le cause dello spiaggiamento

Tasmania Parks and Wildlife Service ha affermato che sarebbero circa 50 anni che pseudorche non vengono trovate spiaggiate in massa.

Tuttavia le cause di tale fenomeno non sono spesso note. In generale sono legate a fattori naturali e legati alla perdita dell’orientamento di questi animali, considerando che vivono in gruppi grandi e coesi. Le cause però potrebbero essere anche artificiali, come l’uso di sonar da parte di navi oppure l’innalzamento delle temperature marine.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo