Il nuovo allarme del Wwf: «La fauna ittica della zona centrale del nostro Paese è sottoposta a forte stress. Attenzione alle sostanze dormienti»
Nuovo allarme del Wwf per la siccità. In particolare a mettere a rischio i pesci del Tevere sono le sostanze che si riverseranno in acqua al momento della piogge. Fattore questo che, unito alla siccità, potrà creare numerosi danni. «È un’estate caratterizzata da una forte siccità – dichiara Raniero Maggini, presidente del Wwf Roma e area metropolitana – e certamente la fauna ittica che popola i nostri fiumi ha già subito forti stress. Ma non dobbiamo aspettare le prossime piogge per sapere che con esse verranno improvvisamente trasportate nel Tevere numerose e diverse sostanze ‘dormienti’ che potranno causare nuove morie di pesci».
«Dopo mesi di sole e alte temperature, improvvisamente si riversano al suolo importanti quantità d’acqua in poche ore e le sostanze inquinanti usate in agricoltura e depositatesi lungo i corsi d’acqua minori, come pure quelle che si sono accumulate sull’asfalto all’interno della città, vengono improvvisamente riversate nel fiume insieme a volumi di materiale organico che letteralmente soffocano i pesci. Le alte temperature e il periodo di magra dei fiumi diminuiscono drasticamente la percentuale di ossigeno disciolto nell’acqua e l’improvviso apporto di materiale organico e di sostanze inquinanti disperse nell’ambiente rappresentano un vero e proprio colpo mortale alla sopravvivenza della fauna ittica».