Prosegue la campagna del Comitato “No inceneritore” a Santa Palomba che ha richiesto alla Commissione europea, sulla base della documentazione fornita dall’agenzia Dire, tutti gli atti dell’avvenuta corrispondenza con l’Italia in merito alla procedura di preinfrazione (Eu Pilot 9541/2019) riguardante la gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio e nella quale viene presa in analisi anche la questione del futuro inceneritore di Roma.
Queste le parole pronunciate, in occasione della conferenza stampa in Campidoglio, dal presidente del Comitato, Alessandro Lepidini: “Come emerso dalla accurata ricostruzione dell’agenzia Dire, la procedura Eu Pilot del 2019 ha fatto focus anche sulla questione dell’inceneritore di Roma e noi abbiamo avanzato un accesso agli atti sia alla Struttura di missione sulle procedure di infrazione della Presidenza del Consiglio sia alla Commissione Europea. La novità è che entro il 14 luglio, o con un’ulteriore proroga di 15 giorni, avremo la documentazione integrale.”
Roma dice No inceneritore: la condanna di Alessandro Lepidini
Sono parole dure quelle pronunciate dal presidente del Comitato No inceneritore, Alessandro Lepidini, in occasione della conferenza stampa in Campidoglio, alla quale hanno preso parte anche la capogruppo del Polo Progressista in Consiglio regionale, Alessandra Zeppieri, e l’esponente del Pd, Marco Miccoli. Lepidini considera grave ed imperdonabile l’atteggiamento di non trasparenza assunto dalla presidenza del Consiglio. Una grave mancanza che rischia di sfociare “forse anche in un comportamento che sotto il profilo processuale è scorretto e grave”.
Il Comitato, sottolinea Lepidini, è tra “i soggetti che hanno fatto ricorso al Tar (contro la realizzazione dell’inceneritore, ndr) e con le carte che abbiamo chiesto potremo sfatare il mito di un consenso europeo all’inceneritore, che non c’è. Poi prosegue, “È vergognoso e un abominio ambientale che Roma non merita. Tutto questo per un’incapacità gestionale dei rifiuti nel quotidiano. E questo non si risolve nell’immediato con l’inceneritore. Sono altre le cose da fare.”