Allarme clima: +55% degli eventi estremi in Italia

Redazione
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Il bilancio di Legambiente è sempre più preoccupante: un 2022 segnato da siccità, catastrofi naturali e temperature senza precedenti

La crisi climatica è evidente. Il bilancio dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente ha segnalato un 2022 di grande siccità in Italia e temperature eccezionali con ondate di calore prolungate.

Un anno di grande siccità

Secondo i dati di Isac-Cnr, nei primi sette mesi dell’anno le piogge sono diminuite del 46% rispetto alla media degli ultimi trent’anni. I primi cinque mesi dell’anno sono stati fortemente siccitosi con piogge che sono diminuite del 44% – equivalente a circa 35 miliardi di metri cubi di acqua in meno della norma. La siccità ha gravato anche sui fiumi: come il Po che al Ponte della Becca risultava con un livello idrometrico di -3 metri, e i laghi con percentuali di riempimento dal 15% dell’Iseo al 18% di quello di Como fino al 24% del Maggiore.

Grandi timori poi per Umbria e Lazio. Nel primo caso si è registrato un deficit pluviometrico del 40%, il lago Trasimeno ha raggiunto un livello inferiore alla soglia critica, con -1,54 metri. Nel Lazio, il lago di Bracciano è sceso a -1,38 metri rispetto allo zero idrometrico.Davanti questi dati l’associazione ha dichiarato: “L’11% delle aziende agricole si è ritrovata in una situazione talmente critica da portare alla cessazione dell’attività. In molte aree urbane si sono dovute imporre restrizioni all’uso dell’acqua. La siccità ha causato la perdita di produzione di energia, in particolare da idroelettrico”.

Temperature senza precedenti

Nel 2022 in Italia si sono registrate delle temperature senza precedenti. Già da maggio si sono toccati 36,1°C, a Firenze 35,6°C, per non parlare di luglio dove alcune città della Lombardia – tra cui Brescia e Cremona – si sono registrate temperature che hanno sfiorato i 40°C. Legambiente ha spiegato:” Questi livelli di caldo eccezionale, prolungati per settimane e mesi in gran parte del Paese, hanno portato a gravi conseguenze sulla salute umana”.

Le temperature hanno raggiunto l’apice nella seconda metà di luglio che è stata responsabile di un alto tasso di mortalità. Tra le città maggiormente colpite: Torino ha raggiunto un +70% a cui segue Campobasso con +69%, poi Bari con +60%, Bolzano con +59%. Si attendono nuovi aggiornamenti per la questione climatica.

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